127. “Non sto pagando per un’educazione, sto pagando per una laurea”

Con le parole di uno studente della Columbia University, questa è la verità. Se scegli allo stesso tempo di educarti, bene, quello è un buon incentivo, ma con le informazioni libere disponibili a tutti, perché pagare 200.000$ ?

Naturalmente, quando uno studente universitario realizza questa verità, l’intera azienda perde i suoi punti saldi. Il concetto di studenti motivati che si trovano con professori motivati si disintegra, e ritorniamo indietro al contratto di adesione, all’educazione basata sulla compiacenza, ad una risorsa appena sufficiente (la laurea) che viene data a coloro che presentano dei requisiti misurabili.

La Hofstra University ha speso più di 3,5 milioni di dollari come sponsor di un dibattito presidenziale nel 2008. In cambio, ha avuto 300 biglietti per gli studenti (il che significa aver pagato circa 10.000$ a biglietto) e, visto che se ne vantano felicemente, una grossa spinta pubblicitaria, apparentemente fruttuosa perché rende le loro lauree più di valore (famosa = buona). Quella laurea famosa porta a più iscrizioni, il che permette all’Università di essere più esigente per quanto riguarda i punteggi dei SAT e il tasso di ammissione, che a loro volta portano ad un miglior punteggio in U.S. News, che a sua volta porta a più iscrizioni e alla fine, a più donazioni e ad un aumento di stipendio per il rettore dell’università.

Ma qualcuno ha effettivamente imparato qualcosa?